martedì 2 febbraio 2016

SESSO SENZA AMORE



Nel tempo ed attraverso le svariate generazioni, il rapporto tra sessualità ed amore, si è modificato, stravolto, scisso, riappacificato... trovando sempre compromessi, accordi e strategie di tipo compensatorio.

Antropologicamente la sessualità, ferormonica, istintiva, scissa dal sentimento era di pertinenza maschile, mentre l’affettività correlata alla sessualità, chiaramente femminile.
Dalla rivoluzione sessuale in poi, con l’avvento del femminismo e della pillola contraccettiva, che scindeva definitivamente la sfera della procreazione dalla sessualità, anche le donne sembravano avere accesso alla sessualità ludica, spesso disgiunta dalla relazione e dall’amore.

Molte donne, abituate per cultura, educazione, imitazione genitoriale a cercare sempre l’armonia tra sesso e sentimenti, nel post-femminismo, sviluppano una nuova voglia di esplorare le scissioni, le parzialità, quindi teorizzano e praticano la promiscuità, l’amore estremo senza sesso, la libertà sessuale ed assoluta.

Ti sei mai chiesta quanto può durare una relazione solo sessuale? Entro quanto tempo, cioè, è meglio fermarsi prima che i sentimenti siano (irrimediabilmente) coinvolti? Ebbene, la risposta umanime dei ricercatori è di quattro mesi. Sempre se dall'altra parte non si è corrisposti. Dopo questo arco di tempo, infatti, il "rischio" innamoramento è molto alto. La causa è da ricercare proprio nell'orgasmo che, secondo uno studio dell'Università di Rutgers nel New Jersey, rilascerebbe l'ormone del coinvolgimento, ovvero l'ossitocina.

Subito dopo il piacere, infatti, i suoi livelli raggiungerebbero il picco, dando la sensazione di sentirsi più empatiche con il partner, e quindi innamorate. Naturalmente, più sono gli orgasmi provati, più aumenta la sensazione di coinvolgimento. Ma la cosa più importante che si è scoperta in questo studio è che l'ormone ossitocina viene prodotto solo dal corpo delle donne. Negli uomini invece entra in gioco un altro ormone, cioè la dopamina, che non genera diretta empatia con il partner, ma solo piacere.

Come dire, donna avvisata mezza salvata... A questo punto, però, nessuno vieta di vivere delle relazioni per il solo gusto sessuale. A patto di seguire alcune regole, pena il ritrovarsi scottate.
La regola delle regole è quella di avere le idee chiare, cioè dire a se stesse che di quell'uomo non si è innamorate, e che si è pronte ad andar via, qualora ci si accorga che i propri sentimenti stanno per trasformarsi in qualcosa di più.

Regola n.1: che sia solo sesso - Accetta profondamente di vivere una relazione senza sentimenti, cioè che non abbia uno scopo duraturo. Se il tuo obiettivo è quello di avere un compagno di vita, è meglio rinunciare in partenza. Incontrarvi solo per far sesso potrebbe accrescere il tuo senso di solitudine. Inoltre, la frustrazione di non trovare l'anima gemella potrebbe rovinare i tuoi futuri incontri con l'altro sesso.

- Regola n.2: disponibilità al nuovo - Le relazioni sessuali fini a se stesse sono fatte per persone curiose e aperte. Se decidi di sperimentarle, apriti a persone molto diverse da te, quelle con cui non formeresti mai una coppia. Le sorprese potrebbero essere molto positive, e non solo per il sesso. Cerca naturalmente di non cacciarti nei guai e di intuire immediatamene ciò che ti ispira poca sicurezza. Nel dubbio, scappa prima di cominciare.

- Regola n.3: keep calm - E sii te stessa! Se ci pensi, una relazione sessuale non ha dei ruoli prestabiliti, come quelli moglie e marito, oppure di fidanzati o ancora genitori. Questo ti permette di essere te stessa, senza troppe paranoie. Non sei obbligata a mostrarti nella tua parte migliore, per conquistarlo, e nemmeno di dimostrare di essere una brava cuoca, amministratrice domestica o educatrice perfetta per sedurlo. Lo scopo è puramente quello di divertirvi.

- Regola n.4: mistero - Anche nelle relazioni sessuali la riservatezza su se stesse gioca la sua parte...in positivo. Il fatto che lui sia il vostro compagno di letto non vi deve indurre a trasformarlo in un confessore. Si sa che spesso si fa sesso per noia o per solitudine, però è meglio vivere queste esperienze a cuor leggero: meglio aspettare per raccontare la tua vita o i tuoi progetti. Altrimenti, sarebbe già un cercare qualcosa di più, no?



Nel tempo, cosa ha portato questa dicotomica scissione tra sesso ed amore?
Si può vivere una vita sessuale appagante, senza sentimento?
L’amore ha una funzione di afrodisiaco, come le spezie su ogni pietanza o è opzionale?
L’amore è una limitazione o un valore aggiunto alla sessualità?

Oggi, nelle coppie tradizionali c'è un problematica di fondo, che tende a minare le unioni e, che speso disorienta i partners nell’abitare a lungo i legami d’amore.
I sentimenti che tengono unita la coppia, cioè la tenerezza, l’accudimento, la generosità, la reciprocità ecc., sono dei sentimenti orizzontali, sentimenti durevoli nel tempo, mentre il desiderio sessuale, il famoso o famigerato fuoco della passione, segue un modello verticale, come se dovesse esserci sempre una condizione di asimmetria per mantenere in vita l’erotismo.

Questo spiega il perché di un crescente aumento della sessualità extra-coppia, una sessualità nutrita dal desiderio, spesso dalla proibizione, dal sacro fuoco della passione, che in apparenza sembra disgiunto dall’ Amore, ma in realtà spesso non lo è.

Oggi, dall’uomo che non deve chiedere mai del pre-femminismo ed alla promiscuità sessuale del post-femminismo, stiamo lentamente passando verso la ricerca di “nuovi e più funzionali equilibri”, tra ruoli stereotipati e sgradevoli scissioni.

In una coppia, che duri una notte, una settimana o una vita intera, sembra che l’Amore, non sia opzionale, ma rappresenti un valore aggiunto al sentire e piacere condiviso.
L’amore, cosi’ come la dimensione della complicità e dell’ alleanza, rappresenta per la coppia un potente afrodisiaco, sembra infatti che non ci sia sessualità appagante senza Amore e che la ginnastica da camera delle scorse generazioni, stia lentamente lasciando il posto ad una nuova forma di intimità, basata sull’attesa e sulla complicità emozionale e fisica.

La pandemia di disfunzioni sessuali, su base psicogena, di questi ultimi decenni, testimoniano che qualcosa non è andato per il verso giusto e, che la sessualità per essere sana ed appagante, andrebbe associata alla dimensione del coinvolgimento e del sentimento.
Coltivare la dimensione ludica della sessualità, nutrire l’immaginario erotico, da adoperare come spezie per la noia coniugale, potenziare l’aspetto della comunicazione all’interno della coppia, equivale a coltivare l’erotismo, al fine di collocare la sessualità nella “stanza dei giochi".

I motivi per una scelta possono essere tanti: le precedenti delusioni e la sfiducia in un rapporto serio a tempo indeterminato; la volontà di sentirsi liberi, di fare altre esperienze nel modo più disinibito possibile. Ma anche i ritmi frenetici della propria carriera - che non lasciano lo spazio sufficiente per coltivare una relazione - o l'attesa di un principe azzurro e/o una donna ideale che si sogna ancora, nonostante tutto.
Cinema e televisione hanno ampiamente sdoganato il tema. Là dove non era arrivata la rivoluzione sessuale, si sono spinte serie tv popolarissime come "Sex and the City" o  "Girls". E il loro successo ha fatto passare una volta per tutte il messaggio che il sesso senza amore per le donne non è più un tabù.



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